15 gennaio 2012

Le Sfide davanti a noi e all'Italia: un approccio per affrontarle.

Io amo questo paese.  
Mi piace la sua gente, quelli del sud, del centro, del nord e pure quelli delle isole. La mia famiglia è qui, così come lo sono le persone, i luoghi e le cose che mi sono cari. Mi piace il panorama, mi piace il clima, mi piace la varietà che solo noi sappiamo rappresentare. Mi piacciono i punti di forza che abbiamo (che sono tutti eccezionali!) e pure le aree di miglioramento (che sono alle volte imbarazzanti), ma tant'è. 
Qui è dove ho deciso di aprire la mia azienda, di investire il frutto del mio lavoro, di influire sulle persone che mi circondano, e sulla società che 'abito'. Certo ci sono molte cose che non mi piacciono, ma piuttosto che fare come quel vecchietto che, immobile, con mani dietro la schiena scuote la testa di fianco al tizio che, avendo appena bucato, sta cercando di cambiare una ruota, dicendo "non ce la fa, non ce la può fare...", ho deciso invece di fare come quello che, consapevole del rischio di potersi "sporcare le mani" si piega, arrotola le maniche della camicia e chiede “come posso rendermi utile?”
In pratica, scelgo. 
Scelgo consapevole del fatto che tra lo 'stimolo' che ricevo - ciò che vediamo, che osserviamo, che accade a noi ed intorno a noi - e la risposta che decido di dare esiste uno spazio. Ed in questo spazio abita la nostra libertà di scegliere la nostra risposta. Ed è proprio dalle risposte che decidiamo di dare che dipende la nostra crescita e la nostra felicità. É in questo spazio che si realizza la nostra libertà di esseri umani e, inevitabilmente, di manager.
Nell'anno appena trascorso abbiamo affrontato temi importanti, abbiamo parlato di leadership, di consapevolezza (pensate alla storia della rana bollita), del coraggio che deve prendere HR e chiunque sia in una posizione di leadership di alzare la testa e cominciare a cambiare quelle cose che in azienda sono palesemente sbagliate e disallineate con quello che è giusto. 
Di temi altrettanto interessanti e sfidanti parleremo nel corso di quest'anno, e sempre con la consapevolezza che è complicato identificare in assoluto cosa è giusto e cosa non lo è, ma ciò nonostante credo fortemente che ci siano dei principi di 'legge naturale' come l’onestà, l’integrità, la coerenza, la forza creativa, il coraggio di guardare alle cose con lo ‘sguardo del bambino’, che meritano di essere sempre e comunque portati avanti. Ad ogni costo.